Il 3 marzo 1847 nasceva Alexander Graham Bell, colui al quale si deve, nelle cultura popolare, l’invenzione del primo telefono funzionante. Fu suo il primo brevetto di tale dispositivo, ma la comunità scientifica rimane tutt’ora divisa sulla effettiva paternità di Bell di tale rivoluzionaria invenzione.
Sia l’italiano Antonio Meucci, ma anche molti altri inventori dell’epoca, si sono combattuti l’effettiva paternità del telefono. Nonostante tutte le polemiche, oggi Bell non è considerato effettivamente l’inventore del telefono, ma rimane comunque una delle figure più influenti e più importanti della storia umana.
In quello che sarebbe stato il suo 176esimo compleanno, vogliamo dedicargli questo breve articolo nel quale ripercorriamo la sua storia e cosa successe nella diatriba con Meucci.
Nato a Edimburgo (Scozia) ma naturalizzato statunitense, Bell fu un ingegnere e un inventore al quale si deve il primo brevetto ufficiale del telefono elettrico, l'antenato dei nostri dispositivi di comunicazione vocale. La paternità di tale invenzione, come spesso accade nella comunità scientifica di ogni epoca, è largamente dibattuta, specialmente nei confronti dell'italiano Antonio Meucci, da molti ritenuto il vero padre del telefono.
Questa è una delle battaglie più famose avvenute nella comunità scientifica. Sembra infatti che sia stato Meucci a inventare il primo telefono, e che la paternità sia stata attribuita a Bell. Come? Già nel 1854 Meucci realizzò il primo prototipo di telefono da lui chiamato telettrofono. Tuttavia, solo nel 1871 riuscì a pagare un brevetto provvisorio, rinnovabile ogni anno al prezzo di 10 $. Lo potè rinnovare solo fino al 1873 a causa di problemi economici. Tre anni dopo, Bell brevetto e depositò un’apparecchio davvero molto simile a quello di Meucci, chiamato telefono. Questo sfociò in una causa legale, che però Meucci non poteva permettersi. Il giudice decise nei fatti di dare ragione a Bell, che per oltre 100 anni venne ritenuto il vero inventore di questo dispositivo.
Nel 2002, la Camera dei Deputati degli Stati Uniti ha poi riconosciuto ufficialmente la paternità del telefono all'italiano Antonio Meucci dopo oltre un secolo, ma ancora oggi alcuni critici sono in disaccordo su questa delibera, mancando comunque prove incontrovertibili della paternità di Meucci. Sicuramente, l'invenzione del telefono è stata possibile grazie al lavoro di tantissimi ingegneri, scienziati e inventori, tra i quali Innocenzo Manzetti, Johann Philipp Reis, Elisha Gray e Thomas Edison. Quello che è certo è che il nome Alexander Graham Bell fu effettivamente sul primo, vero brevetto depositato ufficialmente del telefono.
In questa bellissima rappresentazione, l'inventore scozzese Alexander Graham Bell è intento a presentare la propria invenzione più famosa, il telefono appunto, nella Lyceum Hall di Salem, nel Massachusetts, evento realmente avvenuto il 15 marzo 1877. Ma Bell non si può ridurre soltanto al telefono e alle controversie che questa invenzione ha acceso. Se è vero che questo lo rese famoso per gli anni a venire, è altrettanto vero che il suo contributo alla scienza non si è limitato solo a questo
Infatti, anche dopo aver depositato il brevetto del telefono, Bell continuò a lavorare e sperimentare molti procedimenti e apparecchi che sarebbero serviti come punto di partenza per future invenzioni che, poi, avrebbero rivoluzionato il mondo. A lui infatti si devono i primi studio concettuali che poi avrebbero portato all'invenzione della tecnologia a fibra ottica e quella dei supporti magnetici come metodo di conservazione della voce e di nati (hard disk, floppy disk e simili). Sembra che anche l'invenzione del primo metal detector la si debba a Bell. I suoi laboratori inoltre si deve l'introduzione dell'unità di misura Bel, oggi noto come Decibel (dB).